Monastero dello Spirito Santo
L’antico edificio medievale venne però ristrutturato intorno al 1430 e Filippo Brunelleschi fu incaricato del progetto di rifacimento che fu completato verso la fine del secolo XV. È caratteristica la distinzione delle membrature architettoniche grazie al contrasto tra la grigia pietra serena e il biancore degli intonaci.
La basilica ha la forma di croce latina ed è bordata lungo tutto il perimetro da un loggiato regolare. Presenta tre navate (con la centrale ampia il doppio di quelle laterali) che sono separate da colonne in pietra serena con capitelli corinzi e pulvini che reggono arcate a tutto sesto e volte a vela. L’altare maggiore è il fulcro della chiesa ed è sormontato da una cupola. La chiesa possiede ben 38 altari laterali, decorate con dipinti e opere d’arte pregiate, come l’altare del Sacramento di Andrea Sansovino, la “Madonna in trono” e santi di Cosimo Rosselli, la “Santissima Trinità fra la Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria” e la Madonna in trono e santi di Donnino e Agnolo del Mazziere per citarne alcune. Vi sono poi opere di Lippi, Allori, Buontalenti e altri artisti fiorentini di notoria bravura.
Nella basilica si trova anche un particolarissimo crocifisso ligneo scolpito da Michelangelo: l’artista adolescente fu ospitato nel convento di Santo Spirito nel 1492 e come ringraziamento scolpì quest’opera che oggi è disposto nella sagrestia della chiesa.
Nella chiesa la luce entra gradualmente da differenti aperture e fa si che al navata centrale sia molto più luminosa delle due laterali creando un’atmosfera suggestiva e mistica.
Il convento presenta anche dei chiostri, tipici delle costruzioni monastiche: il “Chiostro dei Morti” che deve il suo nome alla grande quantità di lapidi che ne affollano le pareti con le volte decorate da agiografie realizzate da Cosimo Ulivelli; il “Chiostro Grande” è in stile neoclassico con colonne doriche e archi a tutto sesto, che sono presenti anche in un altro piccolo chiostro del convento.
