Abbazia di San Pietro

Importante abbazia cattolica nel centro storico di Perugia, l'abbazia di San Pietro fu edificata intorno al 996 sul Monte Calvario, già sede della prima cattedrale perugina del VI sec. (all'epoca fuori della cerchia muraria). È un’abbazia che fa parte del convento dell’ordine monastico dei Benedettini.

Intorno alla fine del 1390 l’abbazia visse un periodo di abbandono, ma ebbe un nuovo periodo d'espansione e sviluppo storico-artistico sotto papa Eugenio IV.

Una porta del XV secolo introduce a una facciata monumentale dell’abbazia risalente al 1614 e realizzata dall’architetto perugino Valentino Martelli, autore anche del chiostro. È nel chiostro che si trova l’ingresso alla chiesa: una abbazia con una navata articolata da arcate su colonne in marmo antico grigio e due corsetti. La navata centrale ha un soffitto a cassettoni in legno riccamente decorato da Benedetto di Giovanni da Montepulciano nel 1556.

La abbazia ospita la più grande collezione d’arte di Perugia: al suo interno infatti si mescolano colonne antiche dell’epoca paleocristiana, un coro ligneo gotico riccamente decorato, una gran quantità di dipinti, tavole, tele ed affreschi dei più svariati autori quali l'Aliense (Antonio Vassillacchi), Sassoferrato, Guido Reni, Vasari, il Guerricino, il Perugino (Pietro Vannucci) ed altri.

La abbazia di San Pietro presenta un campanile poligonale, alla destra del portale, che fu ricostruito nel 1463-68 a linee gotiche fiorentine, basato su un disegno di Bernardo Rossellino.
Di grande valore artistico è anche la sagrestia che conserva resti di pavimento in maioliche di Deruta, affreschi di Danti e Peccenini, tavole del Perugino, del Parmigianino e di Raffaello.

Del convento dell’ordine dei frati benedettini, si conservano due altri chiostri (oltre a quello d’ingresso): il “Chiostro Maggiore” di epoca rinascimentale e il cosiddetto “Chiostro delle Stelle” della fine del 1500.