Fontana delle 99 cannelle
Come suggerisce lo stesso nome, la sua particolarità consiste nell’essere costituita da 99 mascheroni in pietra – detti appunto “cannelle” – dai quali sgorga l’acqua.
Una lapide posta sulla parete del cancello d’ingresso riporta la scritta “Magis Tangredus De Pentoma De Valva Fecit Hoc Opus” e quindi ricorda che la particolare fontana fu costruita sul progetto dell’architetto Tancredi da Pentima intorno al 1272. nel progetto originale la fontana aveva solo due lati e un terzo fu aggiunto nel 1582 da Alessandro Ciccarone, dando alla “Fontana delle 99 cannelle” la sua caratteristica forma trapezoidale.
Un lato della fontana poggia sulla cinta muraria che anticamente racchiudeva il centro storico dell’Aquila. Tutta la costruzione presenta l’intreccio di blocchi di pietra bianca e rosa ricavata dalla cava di Genzano di Sassa. La vasca di raccolta dell’acqua è costruita su due diversi livelli per agevolare le donne nel lavaggio del bucato che anticamente avveniva in questa fontana pubblica.
Nel 1744 la fontana subì un restauro a seguito dei danni del terremoto del 1703 e il lato destro venne riedificato in stile barocco, molto in voga all’epoca. La recinzione dell’intera area intorno alla fontana risale al 1934.
Secondo la tradizione popolare, le “cannelle” della fontana rappresenterebbero i novantanove castelli che nel 1254 parteciparono alla fondazione della città dell’Aquila. Novantanove è infatti leggendariamente il numero dell’Aquila: 99 castelli, 99 le piazze, 99 le fontane e 99 le chiese. Ancora oggi vi sarebbero 99 rioni in città e la campana comunale suona 99 rintocchi alle due del mattino.
Rimane un mistero la sorgente da cui proviene l’acqua che alimenta la fontana e si narra che lo stesso architetto Tancredi fu giustiziato perché non rivelasse a nessuno la provenienza dell’acqua della fontana e fu poi seppellito sotto di essa. Molti esperti pensano che si possa trattare di una sorgente nell'area della chiesa di Santa Chiara d'Aquili.
Durante il recente terremoto del 2009 che ha colpito l’Aquila e l’hinterland della città, la fontana non ha riportato gravi danni.