Ostuni

Ostuni è un comune in provincia di Brindisi sito sul territorio collinare a pochi km dalla costa Adriatica, nota con l’appellativo di “Città bianca” per via della calce bianca con cui sono rivestite le facciate delle abitazioni.

Insediamento di origine messapica, preda ambita da Romani e Longobardi, Saraceni e Normanni, Angioini per la sua posizione centrale e di controllo sulle coste adriatiche, Ostuni è una della principali mete turistiche della Puglia. Il turismo è infatti la principale fonte di reddito della città, a cui si legano una fitta rete di servizi e infrastrutture per accogliere al meglio i visitatori. Le strutture alberghiere sono di vario genere, dai campeggi ai resort di lusso dotati di ogni comfort per cercare di attirare più clienti possibili e di rispondere al meglio alle loro esigenze.

Accanto al turismo, l’agricoltura si pone come attività dominante: ulivi e viti sono le coltura principali a cui si lega la presenza di numerosi frantoi e aziende vinicole. L’allevamento è praticato nelle caratteristiche “masserie” ovvero fattorie fortificate che uniscono all’agricoltura l’allevamento di galline, maiali, mucche, capre e pecore, talvolta cavalli e conigli.

L’economia di Ostuni è cresciuta esponenzialmente negli ultimi decenni: numerose sono le piccole e medie imprese e le strutture nel settore terziario che hanno rinvigorito l’economia locale, anche con lo scopo di creare occupazione e far aumentare la produttività.

Ostuni è una cittadina molto legata alle sue tradizioni e alle feste popolari che di generazione in generazioni si ripetono sempre uguali e puntuali per conservare il loro valore culturale. Ad esempio, il 3 febbraio si festeggia san Biagio vescovo e martire, e intercessore contro i mali della gola e secondo la tradizione il sacerdote porge la reliquia del santo sulla gola del fedele per proteggerlo e liberarlo dai mali della gola. A fine agosto di svolge la festa del santo patrono Santo Oronzo, mentre il 15 agosto si svolge la "Sagra dei Vecchi Tempi" dove si possono gustare i piatti tipici della gastronomia locale e ammirare gli artigiani che ripropongono mestieri ormai scomparsi.