Castello di Sanluri

Il Castello di Sanluri è uno dei pochi castelli della Sardegna. Fu costruito nel 1355 secondo il decreto regio del "Regnum Sardinuae et Corsicae" (Regno di Sardegna e Corsica) emanato dall’allora re Pietro VI d’Aragona, terzo sovrano del Regno di Sardegna.

Il Castello di Sanluri ha una forma quadrata con lati lunghi 27 metri, alti 10 metri e spessi quasi 2 metri. È una vera e propria fortezza ed è l’unico castello ancora abitabile degli 88 castelli costruiti in Sardegna nel periodo del Medioevo.
La storia Castello di Sanluri è legata alle vicende del regno d’Aragona, al Giudicato di Arborea e quelle del Risorgimento Italiano.

Sanluri era un piccolo borgo agricolo che però divenne uno dei luoghi principali di scontro tra la corona d’Aragona e il Giudicato d’Arborea, al confine con il giudicato di Cagliari. La costruzione del castello di Sanluri rispondeva quindi alle esigenze strategiche del regno di Pietro VI: il castello rappresentò una dogana e un punto strategico per il controllo del territorio.

Secondo la tradizione, e anche qualche documento dell’epoca (ad esempio il registro di paghe e mansioni del castello di Sanluri "Obra del Castell de Sant Luri"), la struttura esterna del castello venne portata a termine in soli 27 giorni e 27 notti, a sottolineare la necessità della costruzione del maniero nella zona.

Il castello fu teatro di una sanguinosa battaglia nel 1409 tra gli Aragonesi e il Giudicato, conquistandolo e da allora la rocca venne trasformata in dimora feudale dei visconti di Sanluri. Qualche tempo dopo, divenne proprietà di Carlo Alberto re di Sardegna e fu lasciato in rovina, fino al Novecento quando il castello fu trasformato in museo risorgimentale e attualmente ricopre ancora questa funzione. Al suo interno sono custodite mobilie e cimeli preziosi, numerosi reperti dell’epoca risorgimentale e di quella napoleonica.